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Strumenti di promozione: le directory

Nello sconfinato oceano di informazioni e servizi che il Web ci offre, tutti i siti internet fanno a gara per contendersi il vertice dei risultati di ricerca. Non sempre è sufficiente costruire un buon sito web per ottenere credibilità e visibilità, quindi diventa d’obbligo utilizzare tutte le strategie SEO per promuovere i nostri contenuti. Una tra queste, è rappresentata dalle directory, cataloghi web mediante i quali gli utenti hanno la possibilità di navigare e fare ricerche semplificate, entro categorie predefinite.
Cataloghi che non vengono gestiti da spider, ma da editor dediti a curarne sia l’aggiornamento che l’inserimento.

Negli ultimi anni più che nel passato, i webmaster ricorrono alle directory perchè ogni sito segnalato possa avere un inbound link di qualità.

Oggi, è Google stesso, a tenere in migliore considerazione i portali che siano già inseriti nelle directory più importanti, come DMOZ, che hanno una grande influenza sul Page Rank.
L’obiettivo è sempre quello di indicizzare in maniera ottimale sui motori di ricerca.

In tal senso e verso questa direzione, un contributo importante lo offre GTLab, che si propone di diventare la prima directory italiana per numero di siti recensiti ma anche per autorevolezza.
Il suo ideatore, Giorgio Taverniti, si avvale di decine di editor volontari che valutano i contenuti e posizionano i siti con massimo Page Rank e tematizzazione dei vari collegamenti, al pari delle directory di Yahoo, che però risultano ben poco aggiornate e scarne di inserimenti.

Stesso discorso anche per Achoo.com, il top tra le directory specifiche, che accetta siti di qualità incentrati su tematiche mediche, legate alla salute: un vero must per tutti coloro che puntano ad avere il meglio in ambiti specialistici.

Utilizzare le directory potrebbe quindi sembrare sempre la scelta azzeccata. Di fatto però non sempre è così.

Quando ci si affida a questi strumenti SEO, può succedere infatti che non tutto funzioni come dovrebbe. Soprattutto se parliamo di piccole realtà e non dei colossi della telefonia come Vodafone o, solo per citarne un altro, di Pagine Gialle.

Talvolta le directory si rivelano un ricettacolo di spam e tutti gli svantaggi legati al loro utilizzo vengono a galla quando il webmaster cerca di districarsi nel dubbio della loro implementazione.
Spesso, questi strumenti mostrano la loro intrinseca incapacità di fare la differenza all’interno di una campagna di link building, che dedica un’infinità di risorse per riuscire ad individuare attività scorrette e web spam sempre dietro l’angolo.

Altrettanto di frequente, i link sono inseriti in un elenco di oltre un centinaio di altri rimandi, spesso reciproci e non a tema, cosa che tende a svalutarli perchè un link dovrebbe essere sempre ospitato all’interno di pagine ricche di testo a tema, con tanto di keywords per rendersi efficente.
Pro e contro, benefici ma anche svantaggi, dunque.

Cosa dovrebbe fare quindi un webmaster che non sappia se utilizzare o meno le directory?

Come minimo dovrebbe accertarsi che la directory utilizzata passi Page Rank, controllare come vi verrà inserito il link, che non dovrà comprendere nofollow tra i meta dell’intera pagina.

Dovrebbe evitare di utilizzare le directory che chiedano un link di ritorno, cosa non contemplata tra le migliori e avere un occhio di riguardo al fatto che i link siano puliti e qualitativamente eccellenti.

Ciò che fa la differenza, è sempre evitare scelte miopi, tenendo a mente che l’inserimento nelle directory non si dimostra proficuo o efficiente per tutte le realtà, indistintamente.

A porre rimedio in tal senso sarà un’attenta valutazione caso per caso, che accerti fattibilità e coerenza in relazione all’obiettivo che si intenderà perseguire.

Inserisci il link al tuo sito nella directory curata da Worldonweb :
N45 web directory : al vertice fra le Web Directory in Italia.