Promuovere il proprio sito internet è uno degli imperativi che ogni investitore dovrebbe porsi, già al momento della messa online della vetrina della sua attività.
Per convertire e avere un business vincente oggi occorre essere visibili e l’unico strumento in grado di dare visibilità è la pubblicità.
Per pubblicizzare il proprio sito internet non si intende esclusivamente servirsi della classica campagna che passa per i mezzi di comunicazione tradizionali.
Esistono moltissimi metodi e strumenti per lanciare la propria attività e per far si che questa venga apprezzata e decolli.
Alcuni di questi soggiacciono alla creazione del sito stesso ma risultano fondamentali.
Utilizzare un codice aggiornato che rispetti la semantica dell’HTML 5 è d’obbligo per favorire quello che sarà il posizionamento del sito nei principali motori di ricerca ma anche per evitare penalizzazioni. Utilizzare Webmaster tools e Google Analytics che permettono la conformità alle leggi del web e il monitoraggio delle visite, del traffico e di eventuali errori, nonchè della densità di parole chiave è un must per chi vuole essere visibile.
Se un tempo poi, ci si aiutava facendo pubblicità al proprio sito con le mailing list, oggi questo metodo è stato, se non del tutto superato, affiancato da tanti altri di miglior riuscita.
I più ormai conoscono anche Page Rank, il sistema di Google che consente di valutare il grado di visibilità di una pagina web: utilizzarlo come metro per comprendere con chi fare Guest Blogging è un’ottima pratica per assicurarsi una pubblicità proficua.
E poi, nel mondo dei Social Network, è bene anche sfruttare l’ipotesi di una campagna di marketing mirata ai target di riferimento. Su Facebook, nello specifico, è possibile pubblicizzare la propria pagina, linkare su questa il proprio blog: possono essere stanziate cifre non onerose e monitorare giorno per giorno gli ingressi che la campagna apporta. Simile la logica di Google Adwords, che permette di creare annunci di testo o grafici che compariranno su altri siti o in prossimità dei risultati di ricerca organica di Google.
Se è vero che ogni Social ha la sua logica, allora sarà di fondamentale importanza giocare sul Social Media Marketing, in maniera differenziata.
Non si può fare social, se non si E’ social.
Commentare, partecipare, linkare – senza spammare – è sempre un’ottimo strumento per aumentare la propria visibilità, evitando i sistemi automatizzati di Linking considerati negativamente da Google.
Anche le directory, come X Directory, Mr Link o DMOZ, raccoglitori di link utili, possono essere utilizzate per la promozione di un sito web.
Stesso discorso per i Feed RSS: in particolare RSS Top 55, elenco di 55 siti in cui inserire il feed del proprio sito per diffonderne i contenuti in tutto il mondo e renderlo disponibile a migliaia di utenti.
Si può pubblicizzare anche sui newsgroup più frequentati, come Virgilio e Arianna Newsgroup o su Google Groups.
Quanto invece alle conversioni, le stime parlano chiaro: il range di conversione dei siti e-commerce, sarebbe sempre compreso tra l’1% e il 3% per le attività di vendita al dettaglio, una percentuale suscettibile di variazioni a seconda del settore.
Nella vendita di servizi professionali, per esempio, studi e rapporti suggerirebbero di attendersi un tasso di conversione superiore di ben 3 volte rispetto al dettaglio.
Anche in “E-commerce in Italia 2014”, lo studio della Casaleggio Associati, si indica come il tasso di conversione medio, cioè la percentuale di visite che si conclude con un acquisto, sarebbe in media dell’1,9%.
Risultati e dati incoraggianti, che convincono ogni giorno di più a scommettere sul web come chance per il proprio business.
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