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Aprire l’impresa : settore e forma giuridica

Fare impresa sul web: quale settore scegliere? Aprire una srl, sas o ditta individuale ?
Come essere visibili online, quali sono le piattaforme migliori per blog ed e-store.

In un periodo d’incertezze economiche come questo, aprire un’impresa online può sembrare una prospettiva allettante: costi bassi e un settore in rapida crescita.
Questo non significa che sia un gioco da ragazzi. Bisogna avere le idee ben chiare in mente, a cominciare dal settore in cui ci si vuole lanciare.

Un blog o un sito possono essere un’ottima strada.

Esistono svariate piattaforme per ospitarlo gratis (i principali sono Blogger e WordPress), su cui installare banner pubblicitari (come quelli forniti da AdSense). Per quanto possa suonare trito e ritrito, ci sentiamo di ripetere che l’argomento di cui si parla deve appassionarci, solo così si possono creare contenuti di qualità e portare visite al nostro sito.

Un’altra fonte di guadagno, più immediata, può essere un e-store: si stima che le vendite online mondiali nel 2014 raggiungeranno i 1500 miliardi di dollari, crescendo del 20% rispetto all’anno scorso. Anche in questo caso esistono svariate piattaforme su cui si può vendere online, dai giganti come Ebay, che prende commissioni sulle vendite, ad altre meno note, tra cui Tictail, in cui si pagano solo i servizi extra. E’ importante che il vostro e-store sia accessibile anche da mobile, poiché sempre più acquisti si fanno tramite cellulare.

In entrambi i casi, per avviare un’impresa online di successo, bisogna dedicarsi al web marketing (molto importante la promozione tramite social network). Si può anche pensare di affidarsi a un webmaster per l’ottimizzazione SEO, che permette al proprio sito di posizionarsi più in alto tra i risultati dei motori di ricerca. Un’altra scelta, per i più abili, è darsi allo sviluppo di applicazioni per tablet o telefonini.

Ma qual è la migliore forma giuridica per la nostra web-enterprise?

La prima cosa da fare è registrare una partita IVA, necessaria dal momento in cui si fatturino più di 5000 euro l’anno. Una volta aperta la partita IVA, se si è da soli si può diventare lavoratori autonomi (non registrati alla camera di commercio) o imprese individuali. Entrambi hanno accesso al cosiddetto “regime dei minimi”, una serie di agevolazioni (non si è soggetti agli studi di settore, l’IRPEF è al 5% e non si è assoggettati a IRAP) che durano i primi 5 anni di attività, o comunque fino al compimento del 35esimo anno.

Se invece si è in più d’uno, si può fondare una società di persone: snc o sas, società in accomandita semplice, nel caso in cui uno o più soci partecipi solo col capitale e vogliano responsabilità limitata. Con una srl semplificata i costi di gestione salgono, ma rimangono contenuti rispetto a quelli di una srl ordinaria, e la responsabilità è limitata per tutti i soci.

Last but not least, ci sono le startup innovative

Società neonate di capitali (come una srl) o cooperative che, se rispondono ad alcuni prerequisiti (li trovate su www.startup.registroimprese.it), dispongono di varie agevolazioni fiscali.