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Mail Marketing : Regole e limiti

Il mail marketing funziona?
Il marketing aziendale diretto, che utilizza come strumento il mailing list per comunicare messaggi commerciali, sembra stia vivendo una nuova primavera.

Meno costoso del marketing cartaceo e prediletto da chi ha intenzione di promuovere la propria attività, risulta istantaneo e molto proficuo in termini di ricavo.

Il mail marketing consente ai pubblicitari di spingere il messaggio fin dove altri strumenti non arrivano: riesce a raggiungere in tempi ristrettissimi un pubblico di grandi dimensioni fatto di utenti e potenziali clienti e a tracciarne il comportamento attraverso web bug, conferme di ricezione delle mail e click-through.

Ma la grande potenzialità del mezzo non è ascrivibile esclusivamente all’ampiezza del target che raggiunge o all’immediatezza del messaggio.

Ad essere avantaggiata è la relazione “uno a uno” che consente di personalizzare il messaggio da inoltrare, in base al destinatario, mirando quindi ad interessi specifici e non standardizzati.
Ne risulta quindi che i vantaggi derivanti dall’utilizzo di questo strumento siano enormi, soprattutto oggi, grazie all’integrazione del mail marketing con i sistemi di CRM ed i social media, che si sta dimostrando assai profittevole per le aziende.
Ci si sta sempre più focalizzando sulla qualità del contatto e sulla cura del costumer satisfaction, abbandonando il classico approccio dell’inoltro massivo di messaggi che ha caratterizzato l’esordio di questo strumento.

Oggi, la compulsione davanti alle mail spam è inevitabile, soprattutto se si considera la mole di messaggi che quotidianamente intasano le caselle di posta elettronica.

Ma è pur vero che, quanto più l’oggetto del messaggio sarà vicino agli interessi del destinatario, tanto più struzzicherà la sua curiosità e lo spingerà a dare un feedback. Assolutamente indispensabili sono, allora, i layout grafici accattivanti capaci di stimolare l’interesse del pubblico raggiunto e di tramutare la curiosità in un comportamento d’acquisto, alla pari dei link inclusi nelle mail che rimandano al sito promozionato e alla sua landing page.

L’immediatezza della reperibilità del mittente e la sua identificazione sembrano essere un must per chi apre, in maniera distratta, ogni giorno, decine e decine di email.

E’ il caso dei piccoli e grandi marchi che approfittano del mail marketing per comunicare a tu per tu con i propri clienti, in maniera diretta e inequivocabile, proponendo loro saldi, nuovi prodotti e interagendo costantemente e coerentemente con l’utente.
Zalando, Groupon, Bottega Verde ma anche la rivista d’arte Exibart, ne sono un esempio lampante.

Però, perchè il mail marketing funzioni, è necessario che sia costruito ad hoc.
E questo perchè il numero delle email che riceviamo, nel 2013, si è incrementato di oltre il 20% passando da 350 a 420 milioni di mail al giorno: una media quotidiana di 20 messaggi a persona. Quanti di questi vengono cestinati senza nemmeno essere aperti? Circa il 15%.

Ecco perchè qualora la mail marketing non sia creata ad hoc, non convertirà in termini di interesse.

Perché gli utenti sono sempre più alla ricerca di una comunicazione addirittura personale, non più solo personalizzata.
Per superare questo limite e, con esso, la repulsione e la disaffezione verso la pubblicità giudicata troppo intrusiva, occorre quindi integrare il mail marketing con altri strumenti, che prestino una particolare attenzione ai messaggi a contenuto personale.

Tra questi, a catturare maggiormente le preferenze degli utenti e risultare vincenti nella competizione pubblicitaria, quelli che riguardano interessi personali e tempo libero.
Solo in quest’ottica, il mail marketing ha un suo perchè e sa essere un buon approccio per fare profitto. Perchè da solo, non è più in grado di garantire le conversioni di una volta.

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