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I settori in crescita : scegliere il business

Si potrebbe pensare che, nell’imprenditoria online, ci sia posto solo per giovani “smanettoni” che rispondono al più classico stereotipo del nerd. Non è così. Molti negozi tradizionali si sono lanciati nell’e-commerce, per aumentare le vendite e fornire una vetrina alla propria attività. Il settore delle vendite online in Italia ha segnato un +6% nel 2013, per un valore di oltre 23 miliardi, ma con un calo del tasso di crescita (era il 12% nel 2012, 32% nel 2011 e addirittura 43% l’anno precedente).

Un report della Casaleggio Associati tratteggia il consumatore italiano tipo: la spesa si ferma sotto i 500 euro all’anno, per meno di 5 acquisti. Si tratta di giovani o persone di reddito medio-alto. I settori più performanti sono il turismo, l’elettronica di consumo e la moda. Per quanto riguarda quest’ultima, il nostro Paese vanta due fiori all’occhiello: Luisa via Roma, storico negozio fiorentino la cui e-boutique genera il 90% del fatturato, e Yoox, colosso dell’abbigliamento online con ricavi netti da mezzo miliardo di euro.

L’Italia rimane indietro rispetto ad altri paesi europei per dimensioni del mercato digitale.

In Francia, ad esempio, nel 2013 il valore delle vendite online ha superato i 51miliardi di euro (contro i 23 nostrani)! Frenano le compere in rete i dubbi sulla sicurezza di parte dei consumatori e la scarsa presenza delle aziende, che, così facendo, dissipano un’occasione per crescere e farsi conoscere in tutto il mondo.

Aprire un negozio online, infatti, garantisce soprattutto maggior visibilità: su 10 internauti italiani, 3 fanno acquisti online, ma ben otto affermano di cercare informazioni sui prodotti in rete per poi finalizzare l’acquisto nei negozi fisici.

Inoltre è in fortissima crescita l’e-shopping tramite dispositivi mobili, quali cellulari e tablet.

Parliamo di cifre ancora limitate in Italia (1,2 miliardi l’anno passato) ma in forte crescita (+289%). Parimenti a un incremento dei numeri del commercio online, ci si può aspettare una crescita del giro di affari dei mestieri strettamente collegati, come il web master, che realizza i siti web, o i consulenti esperti di web marketing, SEO (Search Engine Optimization) e SEM (Search Engine Marketing), che aiutano i proprietari dei siti a ricavarne il massimo, per non parlare di chi si occupa di mobile advertising, imprese e startup nel mondo della pubblicità per smartphone e tablet.

Visto l’invecchiamento graduale che colpisce la popolazione europea, un altro settore sicuramente destinato a crescere è quello della telemedicina, che permette ai medici curanti di monitorare costantemente i loro pazienti a casa. Immaginiamo un fiorire di applicazioni e strumenti che aiutino a implementare e semplificare questa pratica.

Chiudiamo con un accenno al fenomeno del blogging: si dice che Chiara Ferragni, la più famosa fashion blogger italiana, arrivi a guadagnare 800.000 euro l’anno. Sono solo dicerie, da prendere con le pinze, ma la Ferragni è la prova di come un blog personale possa, seppur raramente, diventare una vera e propria impresa.